Si vede finalmente l’alba per quel che riguarda i percorsi formativi che riguarderanno coloro che sono in cassa integrazione da almeno sei mesi, e la cui realtà lavorativa è collocata in un’area industriale di crisi complessa. Diamo atto agli uffici tecnici della Regione del grande lavoro effettuato, e riconosciamo anche la particolare attenzione, assolutamente non scontata, mostrata nei confronti dei lavoratori nel momento in cui hanno pensato ad un meccanismo per l’anticipato versamento dei rimborsi ai corsisti.
Nell’incontro odierno l’assessore regionale al Lavoro, Sebastiano Leo, ha annunciato che finalmente ad aprile si partirà, e che i corsi dovranno essere conclusi entro luglio. Ciò riguarderà tra gli altri i cassintegrati ex Ilva in Amministrazione Straordinaria, ma anche probabilmente i cassintegrati Cemitaly, ex Cementir e quelli di altre realtà in crisi o in fase di riorganizzazione.
Non appena ci verranno date tutte le informazioni utili, avremo a nostra volta premura di comunicarle ai destinatari, affinché sappiano esattamente come utilizzare la piattaforma e come presentare le candidature per il corso scelto.
Rimane ancora l’amaro in bocca per quella che da sempre per noi è una interessante occasione per dare dignità ai lavoratori in cassa integrazione, consentendo loro di porre in essere attività che senza dubbio sono utili per la comunità, e di irrobustire il reddito mensile. Parlo dei Lavori di Pubblica Utilità che al momento sono preclusi ai cassintegrati, a causa di una limitazione prevista in una legge nazionale. Ancora una volta auspichiamo un’attività bipartisan in questa direzione da parte dei parlamentari. A tal fine chiediamo al presidente della task force Caroli di convocare deputati e senatori. Riteniamo utile il suggerimento del Consigliere Mazzarano, presente all’incontro, sulla verifica presso l’Avvocatura regionale in merito alla possibilità che intervenga a tal proposito la Regione.
Franco Rizzo
Esecutivo Confederale Usb