Dopo il sostegno politico unanime nella mattinata del 7 gennaioa in Prefettura a Taranto a cui parteciparono i rappresentanti politici di Pd, M5S, Leu e Forza Italia, insieme al coordinatore provinciale Usb Taranto, Franco Rizzo, arrivano gli atti concreti, cioè gli emendamenti presentati da deputati e senatori.
(AGI) – Taranto, 6 feb. – Per il Pd, la richiesta di sopprimere l’articolo 21 viene dai deputati Boccia, Braga, Ubaldo Pagano, Lacarra. Per M5S, l’emendamento per l’abrogazione porta la firma dei parlamentari Cassese, L’Abbate, Galizia, Alemanno, Donno, Brescia, De Lorenzis, Giuliano, Masi, Scagliusi, Ruggiero, Aresta, Lovecchio, Palmisano, Faro, Sut, Maraia, Orrico. Per Italia Viva per la cancellazione sono Fregolent, Del Barba e Marco Di Maio. Sulla stessa linea si aggiungono i forzisti D’Attis, Elvira Savino, Giannone e Rospi. Da segnalare, inoltre, gli emendamenti contrari all’articolo 21 di Muroni, Fusacchia, Fioramonti, Cecconi, Lombardo, di De Giorgi (Misto), di Labriola (Forza Italia), di Ermellino (Misto-Centro Democratico), nonchè dei deputati Vianello, Forciniti, Trano, Colletti, Cabras, Corda, Paolo Nicolò Romano, Raduzzi, Maniero, Testamento, Leda Volpi, Spessotto, Giuliodori, Vallascas, Costanzo, Sapia. Nella relazione che accompagna il Dl Milleproroghe (la norma per l’ex Ilva è quella relativa alle imprese strategiche di interesse nazionale), si afferma che le somme in questione, rientrate in Italia dall’estero (dove i Riva le avevano portate) anche a seguito dell’azione della Procura di Milano, erano, in origine, 1.157 milioni di euro. Tale somma, con la sottoscrizione di un prestito obbligazionario da parte di Ilva in as in base ad un decreto del 2015, ha costituito per la stessa Ilva in as un “patrimonio destinato”.(AGI)
Comunicato stampa del senatore Turco
Lunedì 7 febbraio alla Camera inizierà la discussione del DL Milleproroghe. Il MoVimento 5 Stelle ha presentato un emendamento soppressivo dell’Art. 21 per restituire alle bonifiche i 575 milioni di euro distratti sul ciclo produttivo.Il MoVimento 5 Stelle ha confermato le promesse fatte durante le manifestazioni sindacali organizzate lo scorso 7 gennaio sotto la Prefettura di Taranto, per stralciare l’Art. 21 del DL Milleproroghe che prevede di distrarre 575 milioni di euro dalle attività di bonifica dell’area più inquinata d’Europa, al ciclo produttivo. Per noi questa proposta, la cui paternità è attribuibile alla Lega, così come dichiarato dallo stesso leader, è offensiva e inaccettabile per i cittadini di Taranto e per tutti i lavoratori del sito industriale.
Come MoVimento 5 Stelle stiamo lavorando affinché non si rinunci alla tutela dell’ambiente a favore di indefiniti e imprecisati investimenti produttivi. Peraltro, siamo ancora in attesa di conoscere come siano state impiegate le ingenti risorse pubbliche già stanziate in precedenza, nonché di sapere il contenuto del piano industriale e l’impatto che questo produrrà a livello sociale, ambientale e della salute pubblica. Distrarre, infine, tali risorse significherebbe rinunciare definitivamente alla riqualificazione dei lavoratori ex Ilva e al loro impiego nelle stesse attività di bonifica.
Lunedì prossimo alla Camera inizierà la discussione del DL Milleproroghe per la sua successiva approvazione e conversione in legge, ma il MoVimento 5 Stelle ha già presentato l’emendamento soppressivo dell’Art. 21 per scongiurare che queste ingenti risorse vengano distratte dalla loro destinazione originaria. Perdere adesso 575 milioni di euro, significherebbe condannare la città a non ricevere mai più una somma così cospicua.
Adesso auspichiamo che anche le altre forze politiche che hanno condiviso la contrarietà alla proposta leghista, siano coerenti nel sostenere l’abrogazione dell’Art. 21